Se ripenso a tutta la mia vita, mi vedo sempre con un libro in mano.
Ma non si nasce lettori. Lo si diventa. Tutti possiamo diventarlo, anche chi ha difficoltà.
La prima regola è quella di cominciare a introdurre i bambini fin da piccoli nella meraviglia della lettura: con pochi libri, ben illustrati. Letti e riletti, prima per loro e poi insieme a loro. Se i genitori non hanno mai letto, pazienza. Non si può pretendere che diano il buon esempio se non lo sanno fare. Ma possono almeno mettere in mano ai bambini dei libri illustrati. Pochi, mi raccomando. Mai imposti. Ognuno di noi ha una sua sensibilità, un suo carattere e una sua personalità e deve trovare il tipo di libro che gli fa provare meraviglia e simpatia. Se un bambino riceve o si fa comperare un libro, non rimproveratelo se non lo legge o non gli piace: lo facciamo anche noi adulti. Non si sa se ci piacerà finché non lo leggiamo.
Come sono diventata lettrice? Ci ho pensato, e ve lo racconto. Pensateci anche voi, e raccontatelo qui sotto, se vi fa piacere. I commenti sono attivati.
Ricordo bene il mio primo libro illustrato. Si chiamava “Solomon Grundy”. Ricordo (e possiedo ancora) i primi due libri delle elementari, in inglese. Mi rivedo fantasticare su quelle immagini. Le belle immagini per i bambini sono indispensabili.
Ma il vero merito è stato di mio padre. Quando siamo arrivati in Italia il primissimo posto dove mi ha portato è stata una biblioteca. Negli anni è sempre stato lui quello che ci comperava i libri che ci piacevano. Senza chiederci di giustificarci se poi non lo leggevamo tutto. E guardate che in realtà non leggeva mai, lui, se non per lavoro, e neppure mia madre. Ma tenevano in grandissima considerazione la cultura. Ed è questo che mi hanno trasmesso.
Anche mia madre – pensandoci bene – ha avuto un ruolo nel mio amore per i libri, perché ha fatto nascere in me la curiosità, facendomi notare spesso i particolari della vita che ci circondava: il colore di una pesca, la luce del tramonto e così via. E mi ha narrato le storie della sua vita, della sua infanzia, della sua giovinezza e della sua maturità con l’espressività di chi legge molto bene. Li ringrazio, perché la lettura fa parte di me.
Dunque: tutti possono insegnare ad amare i libri.
Oggi vi propongo la visione di questo cortometraggio. Non vengono pronunciate parole, ma ce ne sono moltissime sottintese, da tirare fuori.
Sintetizzate in una sola frase, massimo due, il significato del cortometraggio. E scrivetela nei commenti qui sotto, se volete.
Se siete insegnanti, proponete a scuola il cortometraggio, senza alcun commento da parte vostra, né prima né dopo. Terminata la visione, non chiedete loro “vi è piaciuto?”. Non è su questo la lezione. Poi – come avete fatto voi – chiedete ai bambini o ai ragazzi di trovare una sola frase, massimo due, che rappresenti significato cortometraggio. Se i bambini sono piccoli, chiedete soltanto di spiegare che cosa significa questa storia. Non intervenite e non dite quanto è bello leggere. Non si insegna dicendo, ma facendo fare esperienza.
Vedrete, se riuscirete a fare parlare loro e vi limiterete a tirar fuori ciò che provano e ad ascoltare, sarà una bella “lezione”, che potrete raccontare nei commenti.
CORTOMETRAGGIO (tempo: 15 minuti. Non interrompere la visione.)
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Delizioso il corto amo leggere da sempre ho inculcato ai miei alunni questa pratica inventandomi 40 anni fa la biblioteca di classe con il prestito,generazioni di alunni ne hanno beneficiato ed ora il mio nipotino Andrea di 4 anni mi chiede sempre di leggere o di raccontare per lui ,chi legge vive due volte.
Sono nata già amando i libri. Mia nonna e mia madre mi hanno sempre raccontato storie, che io ascoltavo a bocca aperta, completamente rapita. A tre anni mio padre mi ha regalato un librone verde delle fiabe di Andersen. Ero determinata a leggerlo da sola. Ho impedito a chiunque di leggermelo e costretto mia madre ad insegnarmi. A quattro anni sapevo già leggere e scrivere. Non ho più smesso. Amo i libri più di qualunque altra cosa. Crescendo però mi sono anche innamorata della scienza. E così sono diventata un’insegnante di matematica e scienze che parla ai suoi studenti di libri: libri di narrativa e classici, così come di scienza divulgativa
I libri,la lettura…. sono tante esperienze di studi,racconti, sogni, speranze,divulgazioni….di vite vissute che ognuno di noi puo’ fare LEGGENDO!!!!