Esaminando bene la pessima aria che tira sui social credo di aver capito alcune cose.
I cosiddetti “Haters” : sono i “frustrati e invidiosi” che nel quotidiano si sentono inferiori ma sui social possono finalmente vendicarsi e attaccare e offendere le persone che odiano, che sono quelle che per un qualche motivo hanno (o gli haters pensano che abbiano) quello che a loro manca: successo, denaro, potere, bellezza, intelligenza, cultura, fama.
Quelli che invece entrano a gamba tesa nel tuo spazio social (su Facebook o Twitter, per esempio), danno una letta veloce e superficiale a quello che hai scritto, non sanno nulla di te e di quello che pensi, ma si sentono in diritto e perfino in dovere di esprimere la loro opinione non richiesta (naturalmente in contrasto con la tua), solo perché secondo loro chi legge ha diritto di parlare anche se dice delle stupidaggini assurde: sono i “maleducati”.
Quelli che contestano quello che dici, anche se nessuno ha chiesto la loro opinione, non capiscono bene quello che leggono, quelli che se tu dici “fischi” capiscono “fiaschi” e si mettono a parlare di vino, anche se non c’è il minimo nesso logico, e se tu fai notare che non c’entra nulla rispondono che non accetti le idee diverse: sono gli “ignoranti presuntuosi”.
Quelli che quando scrivi nella tua bacheca o nella tua pagina Twitter quello che pensi (proprio perché è il tuo spazio e puoi scrivere quello che vuoi) intervengono per correggere il tuo pensiero (anche se magari non sanno nulla dell’argomento o hanno finito a fatica la scuola dell’obbligo e usano espressioni come “Ma come ragioni?”, “Non sai che cosa dici”, “Non capisci niente”, “Ma non diciamo stupidaggini” e avanti così fino a “ma che cazzo dici” e poi, quando ti ribelli, non capiscono perché ti offendi e rispondono “Ma chi ti credi di essere?“: sono i “maleducati, ignoranti, presuntuosi e prepotenti”.
I frustrati e invidiosi, i maleducati, gli ignoranti presuntuosi e gli ignoranti, presuntuosi, prepotenti sono le quattro categorie che inquinano l’aria dei social e la rendono irrespirabile perché non sanno argomentare, non sanno portare avanti un ragionamento e cercano di impedire a tutti gli altri di incontrasi online in modo tranquillo, civile e proficuo.
Impariamo a individuarli e a ignorarli.