Lettera a tutti gli insegnanti ai tempi del coronavirus.

"Lezioni" e lezioni Consigli Idee e riflessioni
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CARI INSEGNANTI, VI PREGO, FERMATEVI UN MOMENTO!

Così arriverete distrutti alla riapertura delle scuole (che chissà quando sarà e spero che non sia presto)! 

Lo dico a chi sa già come lavorare, a chi sta imparando adesso, a chi ha alunni che hanno tantissime difficoltà o non hanno i mezzi,  non hanno abbastanza giga, a chi passa ore a coordinarsi con colleghi e alunni, a chi cerca di fare del suo meglio facendo lezioni senza aver pianificato davvero che cosa serve fare in una situazione come questa. Perché questa è una situazione sconosciuta, che nessuno di noi ha mai dovuto affrontare.
Lo dico  a chi sta bombardando gli alunni di esercizi, video da guardare e pagine da studiare, gettando nella disperazione anche i genitori.

Cari colleghi: fermatevi! 

Prendete coscienza del fatto che state lavorando come matti (e la gente vi dice “Fortunato tu che sei a casa!) e chiedetevi se tutto questo ha davvero senso.  Se ha senso quel sentirvi in colpa perché avete difficoltà. 

Chiedetevi se hanno senso i voti. Se hanno senso i compiti di cui- se è vero quello che mi dicono i genitori disperati – state riempiendo gli alunni.  Se ha senso cercare di fare lezione come se foste in classe, ignorando il fatto che siamo tutti a casa. Se ha senso chiedersi come valutarli alla fine dell’anno. Ma che cosa importa tutto questo? Qui ci sono in gioco delle vite, le persone stanno morendo e noi ci chiediamo come valutarli? Si valutano alla situazione del primo quadrimestre e si volta pagina! Che cosa succederà mai! Il prossimo anno si modificherà il programma e si farà quello che non si è potuto fare.  Ma veramente è un disastro? Io credo che sia come quando ci ammaliamo e il programma non viene finito bene. O come quando ai ragazzi capita un insegnante che lavora poco e/o male (esistono anche quelli) .

Cari colleghi, RIVOLUZIONATE il modo di fare lezione. Rivoluzionate il programma.

Non assegnate compiti come quelli che assegnereste a scuola. Lasciate che imparino a stare soli con loro stessi, rinchiusi in casa. Con la famiglia. Che imparino tutto quello che di bello questa esperienza straordinaria ci sta insegnando in tutti i sensi. 
Stiamo ricevendo tutti una lezione straordinaria. Fate lezioni su questo video, di tutte le materie. 

#ASCOLTA Lettera dal coronavirus all’umanità. Testo di Darinka Montico. Voce di Gulia Chianese.   (Trovate il testo in fondo a questo articolo)

Collegatevi con  i vostri alunni a ore fisse, solo per parlare con loro, per riflettere insieme a loro su ciò che accade e su quello che si può imparare dal coronavirus.  Saranno spaventati. Aiutateli, tranquillizzateli. Collegatevi per salutare i più piccolini, per suggerire agli altri ricerche, letture, riflessioni scritte, invenzione di giochi  da condividere, ecc. Suggerite, senza imporre.
Aiutate i genitori, che non sono abituati a stare tante ore in casa con i figli. 
E raccomandate loro di stare a casa.
Perché -ditelo ai vostri alunni- non vedete l’ora di rivederli tutti sani e salvi. So che è vero. Ma forse loro non lo sanno.

Cari colleghi, so che ce la farete. Un abbraccio virtuale.

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* Ecco il testo . Potete proporre di impararlo a memoria ai ragazzi dalla Scuola Media in su. 

LETTERA DAL CORONAVIRUS (ALL’UMANITA’)
Fermatevi. Semplicemente alt, stop, non muovetevi.
Non è più una richiesta. È un obbligo.
Noi siamo qui per aiutarvi.
Questa montagna russa supersonica ha esaurito le rotaie.
Basta!
Abbiamo rotto il frenetico vortice di illusioni e “obblighi” che ti hanno impedito di alzare gli occhi al cielo, guardare le stelle, ascoltare il mare, farti cullare dai cinguettii degli uccelli, rotolarti nei prati, cogliere una mela da un albero, sorridere a un animale nel bosco, respirare la montagna, ascoltare il buon senso. Abbiamo dovuto romperlo.
Non potete sostituire dio.
Il nostro obbligo è reciproco.
Come è sempre stato, anche se, ve lo siete dimenticati.
Interromperemo questa trasmissione, l’infinita trasmissione cacofonica di divisioni e distrazioni,
per portarti questa notizia:
Non stiamo bene
Nessuno di noi; tutti noi stiamo soffrendo.
L’anno scorso, le tempeste di fuoco che hanno bruciato i polmoni della terra
non ti ha dato una pausa.
Né i ghiacciai che si disintegrano,
Né le tue città che sprofondano,
Nè la consapevolezza di essere il solo responsabile della sesta estinzione di massa.
Non ci avete ascoltato.
È difficile ascoltare essendo così impegnati, lottando per arrampicarsi sempre più in alto sull’impalcatura delle comodità che ti sei costruito.
Le fondamenta stanno cedendo, si stanno inarcando sotto al peso dei tuoi desideri fittizi.
Noi ti aiuteremo.
Porteremo le tempeste di fuoco nel tuo corpo,
Inonderemo i tuoi polmoni,
Ti isoleremo come un orso polare su un iceberg alla deriva.
Ci ascolti adesso?
Non stiamo bene

Non siamo un nemico.
Siamo un mero messaggero, siamo un alleato, siamo la forza che riporterà l’equilibrio.
Ora ci devi ascoltate, stiamo urlando di fermarti!
Fermati, taci, ascolta;

Ora alzali gli occhi al cielo, come sta? Non ci sono più aerei, Quanto ti serve che stia bene per godere dell’ossigeno che respiri?

Guarda un albero, come sta? Guarda l’oceano, come sta? Guarda i fiumi, come stanno? Guarda te stesso, come stai?

Non puoi essere sano in un ecosistema malato. Fermati.
Molti hanno paura adesso.
Non demonizzare la tua paura, non lasciarti dominare. Lascia che ti parli, ascolta la sua saggezza.

Impara a sorridere con gli occhi.

Ti aiuteremo, se ascolti.

Firmato: #coronavirus

 

 

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