Ho scritto “Maleducati o educati male?” per gli insegnanti.

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Cari lettori, mi è venuta voglia di spiegare perché ho  scritto”Maleducati o educati male?”. 

Perché? Mi sono domandata qual è il motivo per cui molti dei lettori entusiasti de “L’arte di insegnare”, non hanno ancora letto anche questo mio libro. Mi sono risposta: evidentemente pensano che sia un libro solo per i genitori.  
Invece ho scritto “Maleducati” (per gli amici 🙂)  prima di tutto per gli insegnanti, perché può  aiutarli molto. Forse di più. Meglio che lo spieghi, allora.
Diciamo che quando ho deciso di scrivere “Maleducati” avevo alcune domande in mente:

Come ci siamo trovati a questo punto? Che cosa è successo? Che cosa si è rotto, nella nostra società, in noi?

Che cosa possiamo fare adesso,  come insegnanti, come genitori e, in generale, come educatori ?

Da dove deriva la mia autorevolezza come insegnante?

Ecco, in “Maleducati o educati male?” ho risposto a queste domande, e ho voluto mettere tutto quello che ho in mente quando mi rivolgo alle classi, che poi è il motivo principale per cui mi ascoltano.
Se “L’arte di insegnare” vi dà dei consigli per per affrontare le classi, “Maleducati o educati male?” vi può dare qualcosa di molto importante: l’autorevolezza che deriva dall’avere le idee chiare sull’educazione.

Perciò, se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di leggerlo.

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