L’espressione “Non disturbare!” non si sente più da molti anni.
Negli ultimi due decenni quello che sembra essere stato insegnato è “Fai quello che vuoi, tesoro! L’importante è che tu ti senta libero! Degli altri chi se ne importa? Nessuno deve permettersi di dire quello che devi fare!”
“Attento! Non correre che sollevi la sabbia e disturbi la signora”
“Non urlare! Non bisogna disturbare!”
“Non correre! Al ristorante non si corre perché si disturba!”
“Abbassa! Il volume troppo alto disturba i vicini!”
“Non urlate! La nonna dorme!”
Ci sono mille occasioni per usare questo dimenticato “Non disturbare”.
Fin da piccoli, i bambini devono imparare a tenere conto del fatto che non sono soli e che non esistono solo le loro esigenze, ma anche quelle degli altri; che la loro libertà finisce dove comincia quella degli altri; che quando non si tiene conto della presenza degli altri si manca loro di rispetto.
Solo così possiamo sperare di crescere bambini rispettosi.