La presenza del Covid19 nelle nostre vite ci ha anche impedito di vedere gli amici.
Vorrei dire a chi ha pensato che gli amici “non sono affetti stabili” che si è sbagliato. Quelli del bar o dell’apericena, o quelli che si incontrano solo per andare al cinema o alla partita e poi chi s’è visto s’è visto non sono veri amici. Chi confonde i buoni conoscenti con i veri amici probabilmente non ha veri amici. E non sa che ci sono tante persone che non hanno parenti, non hanno familiari, o li hanno lontani. Per qualcuno sono gli amici l’unica famiglia. O la famiglia che ti scegli.
Adesso si potranno incontrare di nuovo le amiche.
Per noi donne le amiche sono più importanti che per gli uomini, credo.
Ci sono cose che ad un uomo non si possono dire, anche se sono attenti e sensibili. Gli uomini sono più pratici, non amano tanti giri di pensiero. Vanno al sodo. Ma a volte, nella nostra vita di donne, di ragazze, di giovani, di madri, di mogli, di nonne, non tutto può andare subito al sodo.
A volte le amiche sono più importanti dei parenti, che magari non vediamo mai.
Le amiche sono quelle con le quali dividiamo il peso della vita.
Sono come sorelle. E a volte sono sorelle.
Le mie amiche, prima di tutto, sono quelle che sono nate nell’adolescenza e sono ancora nella mia vita. Quelle insieme alle quali sono diventata grande, quelle che hanno condiviso paure e incertezze.
Le mie amiche non hanno bisogno che ci frequentiamo, se la vita ce lo impedisce perché viviamo lontane.
Quando vado da loro per un problema, anche dopo anni, mi fanno accomodare, mi preparano un caffè e mi ascoltano, senza preamboli, con tutta l’attenzione del mondo, come se ci fossimo viste il giorno prima.
Ma le mie amiche sono anche quelle che ho incontrato nel corso della vita, a cammino inoltrato, e quelle nuove, che hanno con me una sintonia speciale, che le ha fatte diventare mie sorelle.
Le mie amiche sono quelle che quando mi incontrano si illuminano e sorridono, contente di vedermi.
Condividono le mie gioie, i miei problemi, le mie preoccupazioni.
Mi telefonano se non mi sentono per un tempo superiore al normale.
Compaiono sempre nel momento del bisogno, anche se non le chiamo.
Mi dedicano del tempo, senza farmelo pesare, anche se ne hanno pochissimo.
Tengono in gran conto i miei consigli, anche quando decidono di non seguirli.
Le mie amiche sono quelle alle quali desidero raccontare subito, senza aspettare, le novità più belle e quelle più brutte.
Ci scambiamo un’occhiata e ci capiamo.
Mi accettano come sono, con tutti i miei difetti.
Mi fanno sentire che non mi giudicano, se sbaglio.
Raccontano a tutti i miei successi e a nessuno i miei insuccessi.
Le mie amiche sono fiere di me per quello che so fare. Ma non si vergognano per le mie difficoltà.
Le mie amiche sono quelle che imparano sempre qualcosa da me, e mi insegnano sempre qualcosa.
Le mie amiche litigano con me, se è necessario, perché non lasciano in sospeso nulla. Mi dicono le cose in faccia e non dietro le spalle.
Mi ascoltano con pazienza quando sono arrabbiata e mi devo sfogare.
Ridono insieme a me quando racconto qualcosa che mi ha fatto ridere.
Le mie amiche sono quelle che hanno incrociato la mia vita già da adulte e hanno saputo vedere in me la loro stessa scala di valori.
Ecco perché non vedo l’ora di vedere di nuovo le amiche: sono affetti molto stabili.
Foto in evidenza di Hannah Nelson da Pexels