Sondaggio: Gli insegnanti pessimi esistono? Quanti e quali sono?

Idee e riflessioni
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Locandina del film “Bad teacher”.

Ogni volta che cerco di spiegare il punto di vista degli insegnanti, perché spero che genitori e insegnanti comincino a capirsi, devo constatare che ci sono persone che commentano come se avessi detto che non ci sono insegnanti pessimi, e volessi giustificare quelli che offendono e deridono gli alunni e perfino le maestre che picchiano i bambini. E ce ne sono altre che – poiché hanno incontrato un insegnante che non le capiva o dal quale hanno ricevuto dei torti – parlano come se la loro esperienza fosse la prova inconfutabile del fatto che quasi tutti gli insegnanti sono persone incapaci e insensibili.

Continuo a credere nel fatto che uno dei problemi più grossi della Scuola e uno dei motivi per cui la società non può migliorare sia l’ostilità dei genitori nei confronti degli insegnanti. E poiché sono abituata a combattere per quello in cui credo ho deciso di affermare con decisione “Sì, gli insegnanti pessimi esistono e dovrebbero essere licenziati”. Ecco, l’ho detto. Spero di aver fatto la felicità di quanti odiano e denigrano gli insegnanti, e spero di essermi guadagnata la loro attenzione. 

Lo dico subito: non sono d’accordo a “premiare i più bravi”. Sono dell’opinione che si debbano mandare via ( o meglio: non fare entrare nella Scuola) i cattivi insegnanti. Una scuola buona deve avere buoni insegnanti. Tutti. Certo – lo preciso- ognuno secondo le sue possibilità, perché l’eccellenza assoluta non esiste in nessun settore lavorativo (e ancora meno fra i politici) e quindi non vedo per quale misterioso motivo si pretende di avere l’eccellenza solo nella Scuola. 

Il problema è: chi sono gli insegnanti pessimi, quelli che dovrebbero essere licenziati?  Quanti e quali sono?

Se volete rispondere, rispondete nei commenti qui sotto. 

Attenzione: questo è un sondaggio su quello che pensate che serva a definire “un insegnante pessimo, che dovrebbe essere licenziato”. Non verranno pubblicati commenti che siano solo offese alla categoria, o che facciano riferimento a casi personali.  Specificate se siete insegnanti, genitori, tutti e due o nessuno dei due (nel senso che leggete perché vi interessa l’argomento, per altri motivi). 
Grazie della collaborazione.

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Comments (19)

  • Un insegnante pessimo è quello che non si mette in discussione, chi preferisce mettere in disparte un bambino di tre anni perché “difficile da gestire” o perché non riesce ad omologarlo agli altri.

  • Gli insegnanti da licenziare sono quelli che non si mettono mai in discussione.

  • Sono un genitore. Sono pessimi gli insegnanti assenteisti, che alla fine dell’anno hanno svolto solo un quarto o un terzo del programma.
    Quelli che alzano le mani. ( Ma sono pochissimi, alcuni in preda all’esaurimento causato dalla stessa scuola, quindi licenziarli non ha senso)

  • Certo che esistono…. Come esistono pessimi medici, pessimi ingegneri, pessimi impiegati… Pessime persone che non fanno con impegno e passione il proprio lavoro… Qualunque esso sia.

  • Sono da licenziare quegli insegnanti che non trasmettono amore e passione verso le materie che insegnano e verso gli alunni. Quelli che invece di fare il loro mestiere delegano tutto a casa, quelli che godono nel mortificare e mettere brutti voti e demotivano gli alunni, quelli che credono di essere perfetti senza mai mettersi in discussione e svolgono il loro lavoro solo per lo stipendio. Quelli che non si aggiornano, non si preparano, che non sanno cogliere tra gli alunni il disagio, che non sono autorevoli ed empatici. Quelli che non donano carezze positive…

  • Un insegnante pessimo,a mio parere,è colui che lascia un ragazzino in balìa della sua timidezza ,della sua paura,della sua tristezza o del gruppetto dei bulli… perchè si dedica solo a chi gli dà più gratificazione o a chi,semplicemente,gli riesce più facile rapportarsi. Rimanere indifferenti alle difficoltà di un proprio alunno lo trovo inacettabile e quasi crudele. E ancora: un insegnante pessimo è chi perde tempo in chiacchiere inutili (una ex insegnante che conosco invece di spiegare i i “Promessi Sposi”, dava lezioni di bon ton…) e mi fermo qui.

  • Pessimo, secondo me, chi considera l’insegnamento un ‘secondo lavoro’, ma anche chi è privo di autorevolezza e non sa empatizzare con la classe.

  • Arrivare a licenziare significa compiere un passo estremo, senza ritorno.
    Lo riserverei a chi semplicemente ammette di aver fatto una scelta di ripiego.
    Per tutti gli altri ci sono le spinte motivazionali e quelle di un saggio dirigente scolastico.

  • Sono da licenziare gli insegnanti a cui non importa nulla dei loro alunni e quelli che non sanno impostare un rapporto con i ragazzi. La preparazione è importantissima, ma, se manca l’umanità, non si riesce a trasmettere niente.

  • Sono da licenziare (con buona pace di Giuseppe) coloro che non mostrano empatia né capacità di ascolto, DOTI INDISPENSABILI AD UN INSEGNANTE, e ben oltre la scuola primaria.

  • Per me gli insegnanti pessimi sono quelli che non conoscono né le materie che insegnano, né le metodologie per insegnarle e non si aggiornano per colmare le loro lacune.
    Sono pessimi insegnanti quelli che umiliano, offendono, terrorizzano gli studenti, ma anche quelli che non riescono ad essere autorevoli e sono in balia della loro classe.

  • Sono da licenziare i colleghi che lasciano da soli gli alunni senza motivo; che arrivano tardi e se ne vanno prima; che non hanno mai i documenti pronti alla scadenza; che durante i consigli di classe non hanno idea di chi si stia parlando che disattendono quanto deciso nei PDP e cadono dalle nuvole quando parli di BES perché non sanno che cosa siano; che si permettono di offendere colleghi e alunni.

  • A quello che scrive Giuseppe, con cui concordo in pieno, aggiungo che sono pessimi insegnanti quelli che alla fine dell’anno hanno tutti gli allievi con la sufficienza, anche quelli che avevano 4 fino alla fine di maggio.

  • Gli insegnanti da licenziare sono l’assenteista, quello che non rispetta gli orari, quello che non conosce la propria materia, quello che non si prepara le lezioni, quello che non effettua verifiche oppure le corregge dopo un mese. Sono da licenziare quelli che tentano approcci sessuali con gli alunni. Non sono invece da insegnare gli insegnanti che insegnano come gli pare e piace perché ci dovrebbe essere libertà di insegnamento. Non sono da licenziare gli insegnanti che mancano di psicologia e di empatia, perché non esiste solo la scuola primaria. Nella secondaria i ragazzi devono imparare ad essere autonomi e responsabili, a prescindere dal comportamento dell’insegnante. Non sono da licenziare gli insegnanti che mettono cattivi voti perché non è colpa loro se i ragazzi non sanno quando si mette l’accento sulla e o non conoscono le tabelline. Per gli insegnanti maneschi ci sono già regole e leggi che li sanzionano.

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