Molti di voi – e vi ringrazio per l’interessamento – mi chiedono quando uscirà il mio nuovo libro, pensando che, visto che ho finito di scriverlo, possa arrivare subito nelle librerie. Allora ho pensato di dare qualche spiegazione (che può servire anche a chi ha un libro nel cassetto).
Dietro l’uscita di un libro c’è un lavoro molto più grosso di quello che un lettore possa immaginare, sia da parte dell’Autore che da parte della Casa editrice.
Un libro esce dopo tutta una serie di passaggi (prendo l’esempio di quello che ho finito di scrivere), che possono durare mesi e a volte anni.
Più o meno questo è quello che accade a chi spera di pubblicare un libro:
1. Prima l’autore lo studia, lo progetta, prepara un indice provvisorio e una breve presentazione del libro: dopo aver esaminato tutto quello che è stato già pubblicato, per verificare che non ci siano già in commercio libri simili, scrive un riassunto a grandi linee del contenuto del libro, e spiega quali sono i lettori ai quali vuole indirizzarlo, specificando anche i motivi per cui l’Editore potrebbe avere interesse a pubblicarlo.
2. Scrive un capitolo o due per fare vedere come scrive.
3. Se è la prima volta che scrive un libro, un lavoro essenziale consiste nel cercare una casa editrice che pubblichi proprio quel genere di libro: è perfettamente inutile, per esempio, proporre per la pubblicazione un libro come i miei a un editore che pubblica soltanto romanzi; è inutile proporre un romanzo italiano a chi pubblica solo autori stranieri; è inutile proporre un’”opera prima” a chi pubblica solo scrittori affermati; è inutile proporre un libro di poesie o di racconti a un editore che in catalogo non ha né racconti né poesie, e così via.
4. Bisogna verificare anche anche che l’Editore (ogni Editore ha un sito) accetti l’invio di manoscritti non richiesti.
5. Scrive il proprio curriculum vitae.
6. A questo punto può inviare la proposta alla Casa editrice adatta.
7. Molte proposte vengono scartate senza neanche leggere la prima riga, perché sono state mandate a editori che non si occupano di quel genere di libro (Vedi punto 3). Le poche che suscitano un certo interesse vengono fatte leggere da lettori specializzati e da consulenti che collaborano con la casa editrice e che scartano quelle che non sono adatte alla pubblicazione. Le altre vengono lette una seconda ed eventualmente una terza volta. Infine, il libro che “si salva” viene valutato dal Direttore editoriale, che è quello che decide quali libri pubblicare e quando. Il testo viene presentato all’ufficio commerciale e ai responsabili della rete delle vendite , che esprimono il loro parere sull’interesse che quel tipo di libro può avere presso i librai (in pratica, può essere interessantissimo, bellissimo, ma se non ci sono lettori per quel tipo di libro i librai non lo mettono nella loro libreria e quindi l’Editore non lo pubblica). Infine – sempre a seguito di riunioni periodiche- viene proposto all’Editore, a cui spetta la decisione finale.
8. Quando si invia una proposta editoriale si deve aspettare con grande pazienza (e con poche illusioni), per vari mesi e anche per più di un anno, prima di avere una risposta, che il 99% delle volte è negativa (specialmente se si tratta di libri romanzi o di raccolte di poesia) o non arriva affatto.
Alcuni editori rispondono, anche se quasi sempre con una lettera prestampata che comincia più o meno con “Abbiamo analizzato con interesse e attenzione il suo lavoro, ma siamo spiacenti di rinunciare alla pubblicazione perché non rientra nella nostra linea editoriale”. Più spesso, non riceverete risposta. Alcuni scrivono già sul sito “Non si accettano manoscritti non richiesti”; altri precisano “Se non riceverete risposta entro quattro mesi la proposta deve essere considerata respinta”; altri non rispondono neanche, e voi rimanete lì ad aspettare, mentre magari il vostro manoscritto (cartaceo), è stato buttato via subito perché non corrispondeva alla linea editoriale.
Naturalmente, avendo già scritto per Vallardi, per questo libro ho saltato vari passaggi perché io conosco loro e loro conoscono me e sanno come scrivo.
Dopo il contratto, il libro continua il suo iter e, quando è il momento (cioè quando si consegna il libro finito) entrano in campo, oltre all’editor, l’impaginatore, il grafico, l’art director, l’ufficio stampa, il responsabile della rete vendite. Vengono fatte moltissime prove di copertina e viene studiato un titolo (dalla casa editrice, non dall’autore, che fa solo delle proposte). Alla fine, in un lavoro di equipe, è il Direttore editoriale che decide come dovrà apparire il libro e quindi quale sarà il titolo, come sarà la copertina e tutto quello che ci dovrà essere scritto nella quarta di copertina, cioè dietro. E questa è una cosa molto importante perché è quello che i potenziali lettori leggono quando vogliono farsi un’idea del contenuto. A questo punto, attraverso i rappresentanti, il nuovo libro verrà presentato ai librai, che cominciano a prenotarlo molto tempo prima, per averlo in libreria appena esce.
L’editor lo legge, lo migliora e poi lo manda all’Autore, che deve accettare o discutere le modifiche. Quando lo ha approvato, viene stampata una bozza, che viene mandata di nuovo all’autore, che la rilegge e la corregge, non solo controllando insieme all’editor che non ci siano refusi, ma anche che tutto sia come lo voleva. Insomma, lo perfeziona sempre di più. Solo dopo una seconda bozza (e di nuovo c’è la correzione) il libro viene stampato e messo in circolazione nella data in cui mesi prima l’editore ha programmato l’uscita. Per concludere tutto – dalla consegna del libro finito – ci vogliono almeno quattro mesi. Se tutto va bene, naturalmente. Questo libro avrebbe dovuto uscire a settembre, ma il Covid ha ritardato tutte le pubblicazioni di alcuni mesi. Ecco perché non posso ancora rispondere. Però, se volete essermi utili e averlo in libreria il giorno in cui esce, potete cominciare a suggerire al vostro libraio di prenotare “il libro di Isabella Milani di Vallardi” (il titolo definitivo ve lo dirò appena possibile).
Come vi ho già detto altre volte, voi che mi leggete già, e le vostre recensioni, siete la mia migliore pubblicità. E senza pubblicità i libri non arrivano il libreria.