Una “Lezione” per chi deve votare per la prima volta. (ma un ripasso anche per altri).

"Lezioni" e lezioni Idee e riflessioni
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Tempo fa una mia lettrice si è detta delusa per una mia affermazione che le aveva fatto dire “Professoressa Milani, anche lei adesso si mette a fare politica! Credevo che si occupasse solo di Scuola e di educazione”.

Ma certo che faccio politica: proprio perché mi occupo di Scuola ed educazione.

Se “fare politica” vuol dire fare delle riflessioni e cercare di capire che cosa pensano i vari candidati prima di votare, con questo articolo – lo dico subito – sto facendo politica. Ed esorto anche voi a fare politica.

“Politica” significa, secondo il dizionario (corriere.it):

·         1 Arte, scienza del governo e dell’amministrazione dello Stato; estens. modo in cui un governo affronta temi e problemi politici specifici

·         2 Insieme di decisioni e provvedimenti con cui i governanti amministrano lo Stato nei vari settori e secondo diverse prospettive ideologiche

È davvero molto importante capire che alla base dell’‘‘insieme delle decisioni e dei provvedimenti con cui i governanti amministrano lo Stato nei vari settori” ci sono delle idee, che sono politiche.

Ogni partito è sostenuto da idee politiche.

Prima di votare, chiedetevi quali sono le vostre idee politiche, al di là dei partiti. Votate il partito che ha le vostre idee.

Avere un’idea di come dovrebbe essere la Scuola e l’educazione, avere un’opinione sulla ricchezza, sull’onestà, sulla tolleranza, sulla discriminazione, sulla pena di morte, sulla parità di genere, sull’omosessualità, sul divorzio, sull’aborto, sull’eutanasia, ecc. significa avere un’idea politica e si traduce poi (o dovrebbe tradursi) nella scelta di votare un partito invece dell’altro.

Chiunque rifletta su ciò che è bene e ciò che è male, su ciò che è utile e giusto per l’educazione e per la società sta facendo politica, ma anche storia, etica, filosofia. Chiunque si chieda – per esempio – se deve interessarsi degli altri o fare solo i suoi interessi; chiunque si domandi se sia o no giusto che tutti paghino le tasse, se l’onestà sia o no un valore irrinunciabile, se sia giusto discriminare in base alla provenienza geografica o al colore della pelle, sta facendo politica.

Tutti quelli che votano devono capire che votando un partito non si vota solo una parte di quello che i candidati affermano e promettono, ma si vota “tutto il pacchetto”, chiavi in mano.
Votando un partito dovete sapere che, se andrà al governo, gli avrete dato voi in mano le chiavi dell’Italia. E – di conseguenza- anche le chiavi della vostra vita e quella dei vostri cari e dei vostri figli.

Naturalmente io so benissimo per chi votare, ma non sto “facendo propaganda politica”, e quindi non lo scriverò. Voglio però fare poche raccomandazioni:

  •       Votate dopo aver valutato bene il programma nella sua interezza, e, in particolare,  per quello che riguarda la Scuola, il lavoro, la Sanità.
  •                Chiedetevi se le promesse che vengono fatte hanno un senso  e ,sono realizzabili o se sono solo delle sparate per fregare l’elettore.
  •    Controllate bene se le persone di un certo partito vi rappresentano: se sono persone come voi, se hanno i vostri stessi Valori, perché se i loro Valori sono diversi, sappiate che poi governeranno secondo i loro e non secondo i vostri.
  •  Attenzione alle fake news: non condividete notizie che cominciano con “fate girare”, “guardate che cosa fa il politico Tale! ” e mostrano gravi scorrettezze. Sono bufale messe in giro per screditare gli avversari, nella speranza che voi siate così ingenui da cascarci: vi considerano dei poveri fessi e vi usano per diffondere menzogne.
  •          Valutate la preparazione politica dei candidati: amministrare una Nazione non è come amministrare un condominio o un’azienda. Bisogna essere preparati. 
  •          Non votate chi semina odio. Se è capace di odiare e di usare l’odio per prendere voti, prima o poi tutto quell’odio invaderà anche la vostra vita. 

Domenica – lo ripeto- andate assolutamente a votare. Non dite “mi fanno tutti schifo”, o “sono tutti uguali”, o “non so chi votare”, o “li mando tutti a quel paese e non ci vado”. Se non ci andate voi ci andranno altri, e sceglieranno loro anche al posto vostro. E se non sarà la scelta giusta sarete voi ad andare “a quel paese”, con grane soddisfazione di chi vincerà le lezioni.

Personalmente, per nulla al mondo rinuncerei a votare, dopo tutto quello che è costato conquistare il diritto di voto, soprattutto alle donne. Non mi fermano né la pioggia battente, né il freddo pungente, né la neve alta. Non organizzo viaggi, se devo votare. Voglio esserci.

Mi rivolgo soprattutto alle donne, ai genitori, agli studenti: “andate a votare!”.

Non vi dico per chi votare. Vi suggerisco, però, per chi non votare.

·    Prima di tutto: non votate per chi è disonesto, anche se fosse uno che ha fatto solo la cresta sulla spesa. Se gli date in mano i vostri soldi farà la cresta su quelli.

·    Non votate per chi è stato condannato. Ma neanche per chi è indagato per fatti gravi. Chi vuole uno Stato onesto deve farsi governare da persone pulite e oneste.

·      Non votate per chi chiama “finocchi” gli omosessuali, per chi sputa in terra se vede due uomini che si baciano. È ignorante, stupido e bigotto.

·      Non votate per chi paga le ragazze per metter loro le mani addosso, per chi le umilia con battute sconce. È un maschilista che non rispetta le donne, e di sicuro non rispetterà neppure voi.

·        Non votate per chi sostiene che il fascismo è morto. È solo un modo per farvi abbassare la guardia. Il fascismo di Mussolini è morto, ma le idee fasciste sono vive, vegete e pronte a fare danni. I partiti che esprimono idee fasciste non devono essere votati.

·        Non votate per chi urla, offende e non ammette repliche. Se gli date il voto, neppure voi potrete replicare, poi.

·        Non votate per chi è razzista e cerca di vincere le elezioni istigando all’odio verso gli stranieri. Soprattutto voi, insegnanti. Avete dimenticato che cosa è successo quando hanno seminato odio verso gli ebrei?

·        Non votate per l’arrivista che usa la politica per avere il potere. Il potere gli darà alla testa e gli farà dimenticare che è seduto lì per rappresentarvi e fare i vostri interessi.

·        Non votate per chi vive nel lusso, per chi viaggia in auto blu, per chi si sposta solo in aereo, per chi può andare in pensione tardi perché lavora fra mille comodità, per chi ha due, tre, dieci, venti appartamenti o ville, per chi ha mille servitori, perché non sa assolutamente che cosa significa non arrivare a fine mese con lo stipendio.

·  Non votate per chi pretende che tutti abbiano la stessa religione (cattolica). Non crede nella libertà, e prima o poi lederà anche la vostra.

·       Non votate per chi pretende di decidere al posto vostro su temi delicati come l’aborto, l’eutanasia, il suicidio assistito. Non rinunciate mai a voler decidere voi. Della vostra vita e della vostra morte.

·   Non votate per chi mente spudoratamente, e poi dice che è stato frainteso. È un bugiardo e un disonesto. Come potete fidarvi?

Domenica, in ogni modo, andate a votare.

Nessuno di noi sa se sta votando il candidato giusto, ma non lasciate che decidano gli altri per voi. 

 

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